Come combattere la cellulite grazie alla dieta Chetogenica

cheto e cellulite

Quello della cellulite è l’inestetismo più frequentemente riscontrato tra le donne e non solo da coloro che hanno un problema di peso, dato che può interessare anche le donne normopeso. E’ chiaro però, che l’aumento di peso ne enfatizza la presenza.

La cellulite, o liposclerosi, correttamente definita dal termine pannicolopatia-edemato-fibrosclerotica (PEFS), è caratterizzata da una progressiva alterazione della struttura dell’ipoderma (la porzione più profonda della pelle)

  • Pannicolo: indica che il problema è situato a livello del pannicolo adiposo sottocutaneo
  • Edemato: informa che prima a livello dell’ipoderma e poi nel derma, dove si trova il sistema sanguigno e linfatico, vi è una situazione di edema (ristagno di liquidi) che altera la funzionalità cellulare.
  • fibrosclerotica: segnala che stanno avvenendo fenomeni di organizzazione fibrosa che imbrigliano le cellule di grasso formando noduli di varie dimensioni.

La proiezione dei noduli, verso gli strati più superficiali della pelle, insieme alla retrazione indotta dalle fibre ispessite, conferisce alla pelle l’antiestetico aspetto a buccia d’arancia.

Perché si forma la cellulite e come prevenirla?

La formazione della cellulite è riconducibile all’azione degli estrogeni (ormoni sessuali femminili) che favoriscono una maggiore ritenzione di liquidi ed un aumentato deposito di grasso in particolari zone del corpo (cosce, fianchi, glutei).

Contribuiscono la familiarità, il tabagismo, il consumo di alcolici, la sedentarietà (scarsa componente muscolare), la stipsi. Indumenti troppo stretti, scarpe con tacchi troppo alti hanno una ripercussione sulla circolazione delle gambe.

Una sana alimentazione, il corretto apporto di liquidi, l’uso limitato del sale, l’esercizio fisico regolari sono armi indispensabili.

Gli integratori a base di sostanze ad estrazione naturale (ananas, betulla, gingko biloba, centella, bioflavonoidi) hanno un’azione drenante sui liquidi e favoriscono il microcircolo.

L’ippocastano e il gambo d’ananas hanno funzione vasoprotettrice, utile per ridurre l’eccessiva permeabilità dei capillari.

La centella per dare tono ed elasticità al connettivo.

Le xantine (caffeina) e i derivati iodati (tiroxina) per agire sulle creste adipose e l’infiltrazione del connettivo.

La cellulite può essere anche una patologia complessa e poliedrica, e se talvolta un semplice massaggio o un trattamento cosmetico determina un miglioramento, quasi sempre necessita di trattamenti sequenziali, periodici, mirati e protocollati dopo una precisa diagnosi.

Trattare la cellulite con la dieta Chetogenica

Per coadiuvare altre tipologie di interventi più o meno invasivi, dei quali disponiamo nell’ambito della medicina estetica, da un punto di vista alimentare, un protocollo di chetosi fortemente ipocalorica (VLCKD) appare la terapia alimentare migliore per la risoluzione delle adiposità localizzate.

La dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) o digiuno proteico, rappresenta una valida strategia nutrizionale per la gestione della cellulite.

Si tratta di un intervento nutrizionale che imita il digiuno attraverso una marcata restrizione dell’assunzione dei carboidrati giornalieri, solitamente inferiori a 30 gr/die con un’energia totale giornaliera compresa tra 600-800 Kcal. 

Per far questo si toglieranno dall’alimentazione gli alimenti ricchi in zuccheri e si autorizza soltanto la verdura in quantità controllate.

La restrizione dei carboidrati limita al massimo la secrezione di insulina e neutralizza il suo effetto anabolico sul metabolismo dei grassi.

Il tasso di insulina è mantenuto a un livello basale fisiologico e comporta il catabolismo dei trigliceridi (lipolisi): i bisogni energetici sono forniti dai corpi chetonici.

L’assunzione controllata delle proteine, grazie ai preparati in polvere, e ai prodotti pronti, è di circa 1,2-1,5 gr/Kg peso ideale.

Questa quota protegge la massa magra limitando il catabolismo muscolare, partecipa alla gluconeogenesi epatica per fornire glucosio agli organi prettamente gluco-dipendenti e contribuisce alla chetogenesi. 

Quali sono i benefici della dieta chetogenica sulla cellulite?

Seguendo una dieta chetogenica avremo quindi, sulla patologia in questione un duplice importante effetto.

Da una parte verranno ridotti gli accumuli adiposi, specialmente nelle zone maggiormente interessate dalla PEFS ossia quelle ormonodipendenti.
Dall’altra, aspetto ancora più importante, l’aumento della massa muscolare migliorerà sensibilmente il microcircolo degli arti inferiori grazie all’effetto di compressione esercitato sui vasi anche, semplicemente, camminando.

Il periodo chetogenico è variabile nel tempo, a seconda dell’obiettivo che si desidera perseguire.  Per questo è di fondamentale importanza prenotare una prima a visita dietologica per avere una valutazione nutrizionale della persona, diagnosticare il suo stato di salute e poter applicare così la terapia adatta al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

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